venerdì 10 giugno 2011

Mai innamorarsi del proprio testo

di Barbara Pirini

Un raggio su carta




Tanti anni fa mi scrivesti una mail:
“Sei la luce del sole che mi acceca la mente, il raggio che ha illuminato il mio buio.”
Ho stampato la frase su un foglio di carta bianca , tagliata accuratamente e posta, con un po’ di colla, sulla cornice dello schermo del pc a lavoro.
E’ lì, davanti ai miei occhi, la leggo, la leggo e la leggo mentre do’ forma a grafici, previsioni finanziarie e tassi di interesse.
Piove, nevica , grandina, passano le ore, le giornate, i mesi. L’ albero che spunta sull’ enorme vetrata dell’ ufficio si spoglia di giallo e si riveste di verde, ripetutamente . Le rondini se ne vanno verso est, per poi tornare nuovamente.
Ho un anello al dito ora, ho fatto una promessa davanti a Dio ad un uomo che è diventato la mia vita ed il mio futuro.
Il pezzetto di carta attaccato al mio pc è ingiallito, la colla non tiene quasi piu’, ma le parole sono ancora lì, ma tu no, non sei piu’ in vita, sei tornato nel buio? Non so. Non so dove tu sia, ma sicuramente sei un bagliore di luce in ogni giornata, ogni volta che LEGGO.

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