sabato 22 novembre 2008

NON HO L'ETA'


LONGEVITA’ e POESIA
A cura di Chiara Cappellato

Qualche riga più seria del solito.
Occasione nata da un libricino che si è intrufolato garbatamente nella mia borsa.
Vi chiedo di soffermarvi sulle parole anzianità e longevità.
Vi dico: fenomeno longevità. Non notate ci sia differenza?
L’invecchiare ci è presentato da tv e carta stampata nella sua accezione di emergenza, fragilità, assistenza, solitudine, mentre basta guardarsi attorno per notare quante (e quanti) Super Over hanno gran voglia di progettare, conoscere, impegnarsi, farsi sentire.
Esistere per se stessi e per gli altri.
Una dinamicità fisico-intellettuale che deve essere valutata e valorizzata.
Quanto invece è ancora mortificata dai media, dalla pubblicità stessa, dal mondo, sia da parte dei giovani che dei meno vecchi! Non trovate?
Longevità come risorsa.
Non solo quando si occupa dei nipoti o elargisce contante a figli quasi attempati.
Longevità come risorsa anche culturale.
Alla quale dovrebbe corrispondere un elevato senso di civiltà, che ci conduca a riconsiderare i modi di comunicare con chi ci ha preceduto, di ascoltarli, di osservarli, di apprendere.
Poesia.
Ponte facilmente percorribile tra l’Over e la società, costruito con emozioni tinte di esperienza e sensibilità, abitudini a contemplare anche per ridare un senso al nostro quotidiano.
Ecco un libricino che racchiude poesie di ospiti in case di riposo - una si trova a 500 metri da casa mia e talvolta la frequento -.
Ne ho scelte due; sento che possono racchiudere la delicatezza e la simpatia delle nostre Anziane a emblema di una stagione di vita sempre più desiderosa di espressione e considerazione.
Fatemi sapere cosa vi viene in mente.


IL DECALOGO

“Entrando nella stanza con ton lieto e modesto. Buona sera, Buon giorno!
Salutare con creanza, non usar da villani: a quanti stanno intorno”.
dire con buona maniera soprattutto le mani.
Buon giorno, Buona sera.
Se danno il trattamento,
poi seder quietamente, dir sempre grazie,
parlare solamente venendo interrogati.
Fin quando si va in compagnia
allor, pronti e garbati, salutar nuovamente.
risponder presto presto e dire gentilmente

E.B. - Padova

MUSICA

Sento una musica
mi guardo attorno:
ma non è fuori,
è dentro al mio cuore
che ogni tanto si lascia cantare.

A.M. - Padova

2 commenti:

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Tenerezza.
L'infanzia e le storie senza tempo.
Senza dubbio è una risorsa, culturale e di amore.

Maddalena ha detto...

Saggezza, esperienza, pazienza caratteristiche che a noi non ancora anziani mancano.

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